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La ricerca del valore nelle scommesse sportive

In un precedente articolo, abbiamo trattato la probabilità, le quote e i margini (vedi qui). Sono state così gettate le basi di cui hai bisogno per affrontare pienamente l’argomento relativo alla ricerca del “valore” nelle scommesse sportive. In sostanza, i bookmaker usano le quote come rappresentazione della probabilità che un risultato si verifichi per un determinato evento.

Ad esempio, la maggior parte dei bookmaker davano Teaforthree alla quota decimale di 9,0 – o 1/8 nel formato frazionario – come vincente al The Grand National, che equivale all’11,11% di probabilità che il cavallo vincesse ad Aintree. Tuttavia, l’obiettivo dei bookmaker è fare soldi e danno agli scommettitori uno svantaggio offrendo quote “ridotte” (piuttosto che quote “reali”) per assicurarsi un margine (overround) e quindi la possibilità di guadagnare su chi scommette.

Quando i bookmaker offrono quote non eque, assumono centinaia di cervelloni matematici e hanno veramente le “tasche profonde”, e così potremmo pensare di non avere speranza di ottenere dei profitti nel lungo termine. Ma non tutto è perduto. Esiste una possibilità, soprattutto se siamo capaci di prevedere accuratamente il risultato di un evento rispetto a quello previsto dai bookmaker, in particolare dal momento che i risultati della maggior parte degli eventi sportivi non hanno delle probabilità fisse al pari di giochi del casino come, ad esempio, la roulette.

Non abbiamo bisogno di fare pronostici su qualsiasi evento, ma se possiamo trovare una falla e individuare dove il bookmaker possa aver offerto delle quote che siano errate rispetto alle nostre previsioni. In questo caso potrebbe esserci la possibilità di guadagnare nel lungo termine. Questo è il punto cruciale delle scommesse di valore: cercare opportunità dove ti accorgi che i bookmaker stiano offrendo quote più alte rispetto a quelle che ti aspetteresti, in un qualsivoglia mercato o sport.

Se hai mai guardato delle quote e pensato “10,00 sembra una buona quota su Judd Trump vincente al Campionato del mondo di Snooker” o “Groves vincente su Froch è ottimo a 2,30”, allora questo significa trovare del valore. Essenzialmente, stai individuando delle quote che pensi siano troppo alte in base alla tua percezione. Ci sono molti modi per provare a identificare il valore nelle scommesse sportive: si può andare da metodi più semplici, come questi appena citati, basati su una sensazione e sulla conoscenza di uno sport, o attraverso complessi modelli matematici come la Valutazione della Potenza, la Distribuzione di Poission, il Sistema Eloil, il Modello di Distribuzione Multinomiale e il Teorema di Pitagora. Vedremo tutto questo meglio nel dettaglio nei prossimi articoli.

Ci sono molti argomenti sulle scommesse di valore, con alcune persone che vivono seguendo questo concetto religiosamente, sebbene altri lo trascurino. Personalmente il valore nelle scommesse è al centro del mio atteggiamento in fase di scommessa e “provo” ad assicurarmi che ogni scommessa che piazzo rappresenti un valore basato su quote sulle quali ho ragionato a fondo. Ho detto “provare” perché a volte è facile farsi convincere da un consiglio a scommettere su qualcosa che non conosci o decidere di avventurarsi in uno sport diverso a causa del clamore o della portata globale. Pertanto, se hai intenzione di cogliere seriamente il valore nelle scommesse, devi assicurarti di essere molto formato e disciplinato nel tuo approccio e di avere un’eccezionale conoscenza dei mercati, cosa che, sfortunatamente, richiede tempo e sforzo per essere fatta correttamente. Inoltre, ci sono un po’ di miti e luoghi comuni quando si tratta di valore nelle scommesse, che spesso si aggiungono alla confusione che aleggia sulla questione se le scommesse di valore siano vantaggiose o no.

  • Quote basse non offrono valore: alcune persone sostengono che servono quote alte per ottenere valore, ma questo non è vero. Il valore è valore, al di là di quanto siano basse le quote. Se i bookmaker offrono quote a 1,15, ma pensi che queste dovrebbero essere a 1,10 in base alle tue previsioni, allora questo rappresenta una valore dal momento che scommetti a una quota migliore rispetto a quella a cui credi di dovere puntare. È vero, non vedresti crescere il tuo saldo rapidamente dopo ogni scommessa, ma il tuo obiettivo dovrebbe essere un profitto a lungo termine, non solo il guadagno su ogni scommessa.
  • Più alte sono le quote, migliore è il valore: similmente a quanto sopra, potrai trovare chi sostiene che ci sia più valore con quote più alte. E ancora, questo non è vero dal momento che il valore dovrebbe essere misurato come la differenza tra le quote da te previste e quelle offerta dai bookmaker. Una quota di 1,90 (53% della probabilità) su una scommessa che pensi abbia il 70% di probabilità di vincita (la quota dovrebbe essere 1,43) ha un valore migliore che piazzare una scommessa a quota 5,00 (20% della probabilità) quando la probabilità è del 21% (quota a 4,77). Sì, il guadagno su quote più alte è maggiore, ma non necessariamente rappresenta un valore migliore.
  • Le scommesse multiple non offrono valore: le scommesse con selezioni multiple sono difficili da pronosticare. Per ogni selezione che aggiungi, la tua possibilità di vincere diminuisce. Anche qualora tu possa avere una multipla con quota 25,00 e pensare che sia molto allettante, la concreta probabilità di vincere la scommessa sarà considerevolmente minore rispetto alle quote offerte. Tuttavia, questo non significa che le multiple non offrano valore: lo fanno, ma soltanto se ogni selezione della multipla è una scommessa di valore.

Anche quando trovi del valore, a volte i bookmaker possono usare i loro Termini & Condizioni, formulati attentamente, per svicolare dal pagamento. I bookmaker si riservano il diritto di annullare una scommessa se decidono di aver commesso un palese e ovvio errore. Questa è una regola piuttosto sconosciuta, che è stata introdotta per mettere al sicuro e proteggere i bookmaker in caso di quote mal valutate, ad esempio, se un trader accidentalmente dà Michael van Gerwen vincente del Campionato del mondo di freccette PDC a 25,00 invece che a 2,50.

Una rapida ricerca di Google mostra alcune delle conseguenze sia positive che negative di errori commessi dai bookmaker, con situazioni che sono finite diritte sui giornali negli anni passati:

  • uno scommettitore ha perso più di 8000 £ dopo che Coral ha pagato a una quota sbagliata la sua scommessa vincente, ovvero una multipla sul calcio da 100 £ pagata a 1217 £ piuttosto che ai previsti 9250 £
  • a un tifoso di golf è stato dato un goodwill di 66 £ da Coral piuttosto che i 1250 £ che lui si aspettava sulla sua scommessa each-way da 1 £ su Bubba Watson vincente agli US Masters: era stato dato Tom Watson a 1000/1 piuttosto che Bubba Watson a 40/1
  • un giocatore si è intascato 760 £ su una scommessa da 2 £ su “risultato esatto e marcatore” a quota 380/1, per colpa di un dipendente di William Hill anche se il bookmaker non offriva questo mercato: la quota a 380/1 sarebbe dovuta essere su “risultato esatto e primo marcatore” piuttosto che “marcatore”, tuttavia il bookmaker ha deciso di pagarla nonostante l’errore e il fatto che la quota sarebbe dovuta essere molto più bassa
  • molti scommettitori scaltri hanno puntato correttamente sull’atleta sloveno di salto con gli sci Primoz Peterka come vincente della Coppa del mondo della stagione 2002/03: Peterka era stato precedentemente due volte campione iridato e aveva vinto le qualificazioni la sera precedente, tuttavia William Hill lo offriva a 200/1 quando gli altri bookmaker lo davano 10/1
  • un uomo che aveva scommesso 50 £ sulla Regina che avrebbe indossato un cappello bianco al Royal Ascott si è arrabbiato quando Coral decise di aver fatto un errore con la quota. Dopo che lo scommettitore provò a reclamare la sua vincita, il bookmaker cambiò la quota da 10/1 a 1/1 adducendo come scusa un errore, il che portò lo scommettitore a vincere 100 £ anziché 550 £

Gli esempi sopra riportati sono ovviamente casi estremi di bookmaker che hanno offerto quote sbagliate, tuttavia vale la pena conoscere questo tipo di errori quando si è alla ricerca di valore nelle scommesse. È anche importante distinguere questi errori da altri imbrogli degli sportsbook.

Se vedi van Gerwen dato a 25,00 quando ogni altro bookmaker lo offre a 2,50, allora sì, stai sfruttando un valore, ma ciò è dovuto a un errore enorme del bookmaker. Le opzioni sono che la tua scommessa venga annullata e in questo caso ci sono le seguenti possibilità: la tua puntata viene rimborsata, la vincita viene calcolata in base alla quota “corretta” o ricevi un goodwill, anziché vedere i tuoi profitti aumentare notevolmente grazie a una sola scommessa. Questo pone delle domande su cosa rappresenti un errore “evidente” e se questo non dia al bookmaker la possibilità di fregare lo scommettitore ogni volta che perde pesantemente, ma ne parleremo un’altra volta!

La ricerca del valore potrebbe, inoltre, significare un leggero cambiamento nella tua mentalità con le scommesse: se, normalmente, scommetti solo su Ladbrokes “perché è lì dove ho depositato” o “perché hanno un buon bonus di benvenuto”, allora vergognati! Utilizzando tutti i siti elencati qui puoi vedere velocemente e facilmente tutte le quote offerte su una determinata scommessa e, pertanto, trovare quella più alta. Potresti trovare che le quote su van Gerwen vincente del Campionato del mondo vanno da 2,40 a 2,60 su diversi bookmaker e, quindi, avrebbe allora senso scegliere tra quella più alta purché rappresenti un valore ai tuoi occhi. Se riesci ad avere una quota maggiore anche di poco, questo ti aiuterà sensibilmente nel lungo termine, anche se si tratta solo dello 0,10 in più. Considera, però che stai scommettendo per vincere!

Le quote di valore possono richiedere del tempo e possono rendere meno divertenti le scommesse. Se ti piacciono le multiple sul calcio con sei eventi o fare puntate pazze, allora è probabile che le scommesse di valore non siano per te. Tuttavia, la ricerca del valore può essere un approccio molto ragionevole nel mondo delle scommesse se sei convinto di ottenere un profitto a lungo termine e può rappresentare quel tanto ricercato margine sui nostri cari bookmaker.